Per cambiare i vecchi cuscinetti con i nuovi occorre un attrezzo che li separi dall'albero motore.
Ho potuto vedere che ci sono due tipi di estrattori per questo scopo. Il primo è un estrattore a false sfere, che funziona incastrando i tiranti muniti di estremità conformate appositamente tra la pista interna ed esterna del cuscinetto. In seguito si estrae il cuscinetto tirandolo verso l'estremità dell'albero motore. Ecco una foto:
Il secondo tipo, che è il più comune, è composto di due parti speculari che funzionano lavorando a tenaglia, insinuandosi tra il cuscinetto e la spalla dell'albero motore. Poi, sempre con l'ausilio di due tiranti (non visibili nella foto qui sotto), lo si estrae dell'albero motore.
Quando qualcuno ha bisogno di attrezzi di questo tipo, non fa altro che andare in una ferramenta ben fornita o un negozio che venda attrezzatura da officina e se lo compera. Quando quel qualcuno sono io, che preferisco sempre il fai da te a costo di fare danni e che ho il portafoglio che spesso piange, si prova ad arrangiarsi con quello che si ha a disposizione.
Tra l'attrezzatura che avevo già a portata di mano c'era il classico estrattore a due griffe. L'estremità ad L delle griffe era però troppo spessa per potersi insinuare tra il cuscinetto di banco e la spalla dell'albero motore. Per poter adoperare questo attrezzo dovevo trovare il sistema di sollevare di circa mezzo centimetro il cuscinetto dalla sua posizione sull'albero motore. Ho scartato subito l'idea di provare a costruire un estrattore a false sfere. Con i mezzi a mia disposizione era praticamente impossibile; troppi pezzi da realizzare e materiale a mia disposizione non adatto allo scopo. Il progetto di costruire un estrattore del tipo a tenaglia invece era sicuramente più fattibile. Rovistando nel cassone del ferrovecchio ho trovato un robusto profilo in ferro ad L, spesso circa 3/4 mm, simile a quelli che si usano come sostegni per le reti di recinzione. Ne ho segati grossolanamente due spezzoni di una dozzina di centimetri circa. La mia idea era di limare un bordo interno di ciascuna "L" a forma di piano inclinato, per avere un estremità abbastanza sottile da infilarsi tra il cuscinetto e la spalla dell'albero. Oltre ad essere sottile doveva essere anche abbastanza robusta da reggere lo sforzo dell'estrazione senza rompersi o deformarsi. In seguito volevo forare in due punti l'altra spalla delle "L" per poter inserire due tiranti (come sulla foto dell'attrezzo sopra) per stringere a tenaglia il cuscinetto ed allo stesso tempo far scorrere il suo bordo arrotondato sul piano inclinato: così facendo (ottimisticamente parlando) si sarebbe sollevato , o (teoricamente parlando) avrebbe quantomeno dovuto farlo.
Mentre lavoravo di mola a disco una delle due L stretta in morsa per dargli il profilo a piano inclinato, ho avuto una intuizione. Invece di usare dei tiranti per stringere il cuscinetto, volevo provare a fissare i profili ad L direttamente alle ganasce della morsa, sfruttando i fori per le viti che le fissano al corpo. In questo modo oltre ad evitare di usare dei tiranti (pezzi in meno da pensare e poi realizzare) avrei avuto la possibilità di sfruttare la maggior forza che secondo me poteva esercitare la morsa. Così ho fatto un foro a ciascuno dei profili a L limati per poterli fissare alle ganasce.
...ed il cuscinetto inizia a separarsi dall'albero senza grossi sforzi. Considerata la rozzezza con cui ho lavorato i profili ad L, limandoli ad occhio con la mola a disco, direi che ho ottenuto il risultato che volevo con il minimo sforzo indispensabile.
Ora che avevo separato quanto bastava il cuscinetto dalla spalla dell'albero motore, potevo capovolgere l'albero ed estrarre comodamente il cuscinetto per mezzo dell'estrattore a due griffe:
Nella foto qui sopra il cuscinetto che sto togliendo è quello sull'altra spalla dell'albero motore (lato volano) rispetto alle foto precedenti (lato primaria), ma ero così gongolante per il risultato ottenuto da dimenticarmi di documentare l'estrazione dello stesso cuscinetto in tutte le sue fasi...
Avendone l'occasione ho testato questo attrezzo anche su un altro albero motore (Husqvarna 125 lato volano) ed ha nuovamente funzionato senza problemi. I profili sembrano abbastanza robusti da non danneggiarsi con l'uso, anche se questa è una valutazione da farsi dopo numerose "estrazioni".
Ad ogni modo, dal momento che questo rudimentale attrezzo ha comunque funzionato, credo che proverò a realizzarne uno ex-novo, lavorando in modo più accurato e applicando un paio di accorgimenti che potrebbero farlo funzionare in modo migliore. E con i soldini che non ho speso per acquistare un attrezzo serio mi compero qualche ricambio per rimettere in sesto i miei ferrivecchi.
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