lunedì 6 febbraio 2012

Sbiancare un parafango macchiato dal tempo

Alle volte è incredibile come il caso aiuti a trovare una soluzione in un attimo a problemi su cui abbiamo ragionato per parecchio tempo senza uscirne in modo veramente ottimale.
Il parafango anteriore della mia Aprilia MX 250 era rovinato da macchie grigiastre createsi in anni di abbandono alle intemperie. Sapevo che questo tipo di parafango ancora oggi è reperibile sul mercato nuovo di zecca tale e quale all'originale, ma visto che la plastica non era screpolata e troppo rovinata mi andava comunque di tentarne il recupero prima di accantonarlo e comperarne uno di nuovo.
L'idea era di grattarlo con le spugnette da carrozziere bagnate per far sparire le macchie e rifinirlo in un secondo momento con carta vetrata fine bagnata. Avevo già fatto questo tipo di operazione con altri parafanghi bianchi ottenendo discreti risultati. L'unica cosa poco convincente di questa procedura è che a lavoro ultimato i parafanghi non risultano molto lucenti. Si può ovviare a questo difetto scaldandoli con la pistola termica, ma si rischia facilmente di fare più danni che avere benefici. Avrei potuto anche farli verniciare questi parafanghi rovinati, ma se c'è una cosa che non mi piace assolutamente è la plastica verniciata. E' brutta e per giunta parecchio delicata. Grattare a mano è un lavoro lungo e davvero estenuante, soprattutto se le macchie non sono in superficie. Per questo rimandavo continuamente il tentativo di restauro del parafango dell'Aprilia, sperando di svegliarmi un giorno con la giusta dose di motivazione (e di masochismo) che continuava a mancare. Quel giorno alla fine è arrivato. Mi sono messo nella vasca da bagno, ho preso le spugne abrasive, le ho inzuppate di acqua e ho iniziato a grattare. Le macchie erano ostinate, più di quanto mi aspettassi. Piano piano schiarivano, ma non sparivano. Quando le braccia erano in fiamme a suon di grattate ero ancora ben distante da un risultato decente. Mi sono seduto sulla tazza del cesso, sconfortato dal fatto che le cose non avessero preso la buona piega dei vecchi tentativi coronati da successo. Sul bordo della vasca da bagno c'erano i tubi di doccia schiuma e gli shampoo. Per un momento ho pensato di insaponare il parafango e grattarlo con la spugna abrasiva saponata. Qualcosa mi ha suggerito che non avrei risolto nulla. casualmente ai piedi della vasca c'era il flacone dell'antimuffa. La casa in cui abito è talmente ben costruita che d'inverno i muri del bagno, ma non solo quelli, si riempiono di macchioline di muffa schifosa e orribile a vedersi. Io e la mia dolce metà abbiamo provato a combatterla con diverse tecniche e svariati prodotti con alterna fortuna, fino a fermarci su un prodotto che sembrava avere una marcia in più degli altri. Per cavare quella muffa maledetta bastava spruzzare il prodotto sul muro e questo più o meno letteralmente se la mangiava lasciando il muro bianco e pulito. Il flacone era lì sul pavimento da qualche giorno, ovvero dall'ultima volta che lo avevamo adoperato per risanare il muro. Forse valeva la pena di provare ad adoperare l'antimuffa sul parafango. Non sono stato nemmeno lì a leggere la composizione del prodotto, l'ho preso su e l'ho spruzzato sul lato destro del parafango. Anche in caso di corrosione della plastica o di danni al parafango lo avrei preso nuovo e fine della storia. L'antimuffa ha fatto la stessa schiuma che fa anche quando lo si applica al muro. Sono uscito dal bagno e mentre il prodotto agiva sulla plastica mi sono dedicato ad altre faccende. Una mezz'ora dopo sono rientrato in bagno ed il risultato era questo:


Il lato destro del parafango era bello bianco... e cosa non meno importante, il risultato era stato raggiunto senza il minimo sforzo. Ho dato al parafango una bella sciacquata dai residui di antimuffa ed ho esaminato da vicino la superficie della plastica. Nulla di strano, tutto liscio e bello bianco.  A questo punto mi son preso la briga di controllare di cosa fosse fatto il prodigioso prodotto: a quanto scritto contiene agenti sbiancanti a base di cloro, anche se dall'odore sembra ammoniaca allo stato puro. Dopo qualche giorno la plastica nella zona oggetto della pulizia aveva ancora un aspetto ottimale, così ho ripetuto il trattamento al lato ancora macchiato. Ora il parafango è in ottime condizioni. Con una buona dose di fortuna... missione compiuta.